Implicazioni dell’ultima revisione dell’ICD per l’attività forense

Sviluppo della pratica

Nora Affolter e Catharina Geurtzen, collaboratrici scientifiche CSCSP

L’International Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è il più importante sistema di classificazione delle malattie a scopo diagnostico, riconosciuto in tutto il mondo. L’11a revisione dell’ICD (ICD-11) è stata adottata a maggio 2019 e la sua entrata in vigore è prevista nel gennaio del 2022. Quali sono i principali cambiamenti per il settore dell’esecuzione penale e quali conseguenze comportano?

ICD-11Visual

L’ICD è uno strumento fondamentale per le perizie psichiatriche in ambito giudiziario. L’attività diagnostica e di diagnosi differenziale si basa infatti su sistemi riconosciuti e aggiornati di classificazione dei disturbi mentali (ICD, DSM). L’ICD-11 – che introduce un’ulteriore livello di differenziazione per casi specifici e adegua la classificazione alla digitalizzazione dei sistemi sanitari – avrà dunque un impatto concreto sull’esecuzione penale.
Sarà soprattutto la diagnosi di disturbi della personalità e di disturbi del controllo degli impulsi a modificare in maniera significativa l’attività forense come la conosciamo oggi.

Disturbi della personalità

L’ICD-11 introduce una nuova suddivisione dimensionale in sostituzione della classificazione per categorie usata sinora. Come spiegano Hauser, Herpertz e Habermayer (2021), mentre l’ICD-10 distingueva otto diversi disturbi della personalità che potevano essere combinati tra loro, l’ICD-11 prevede un unico concetto onnicomprensivo di “disturbo della personalità”. In futuro, per diagnosticare tale disturbo occorrerà dunque procedere nel modo seguente:

  • verificare se sono presenti limitazioni funzionali rilevanti dal punto di vista diagnostico;
  • valutare la gravità di queste limitazioni (lievi, medie o gravi);
  • rilevare cinque tratti della personalità (affettività negativa, distacco, antagonismo, disinibizione e psicoticità) e, eventualmente, la presenza di una personalità borderline. 

Inoltre, a differenza di quanto stabiliva l’ICD-10, i cinque tratti della personalità non devono più essersi manifestati nella tarda infanzia o nell’adolescenza e perdurare per diversi anni: ora la finestra temporale minima di riferimento per i sintomi è di due anni. Viene così ridotta la soglia diagnostica, lasciando prevedere un incremento delle diagnosi (Hauser, Herpertz & Habermeyer, 2021). 
Quanto al trattamento, in futuro si concentrerà sulle limitazioni funzionali. L’obiettivo non sarà pertanto più modificare i tratti della personalità, bensì curare in primo luogo i sintomi che causano sofferenza e ostacolano le interazioni sociali.

Il nuovo approccio, oltre a essere pragmatico, sarà anche più accessibile per i soggetti interessati. 

Qui trovate maggiori informazioni sulla nuova classificazione dei disturbi della personalità secondo l’ICD-11.

Disturbi del controllo degli impulsi

La nuova classificazione dei disturbi del controllo degli impulsi assume particolare rilevanza per la psichiatria forense alla luce delle ripercussioni penali dei comportamenti descritti nell’ICD-11 (ad es. incendi dolosi, furti, aggressioni con lesioni personali e reati sessuali).
L’ICD-11 reintroduce la diagnosi del disturbo esplosivo intermittente e include come nuovo elemento la controversa diagnosi del comportamento sessuale compulsivo. Secondo Bründl e Fuss («Ist abweichendes Sozialverhalten tatsächlich Ausdruck einer psychischen Störung?», 2021) l’inclusione nell’ICD-11 del comportamento sessuale compulsivo, lungi dal chiudere un dibattito in corso da svariati decenni, contribuirà ad alimentare il circolo vizioso dovuto alla mancanza di criteri diagnostici ufficiali e di basi empiriche. 
Mead e Sharpe (2018) sostengono invece che la diagnosi porterà nuove soluzioni in ambito terapeutico e preventivo sulla scia dell’attività di ricerca attuale e futura. Restano tuttavia ancora da chiarire le implicazioni sociali, cliniche e giuridiche della nuova diagnosi, che potranno essere valutate solo in un secondo momento.

Qui trovate maggiori informazioni sulla nuova classificazione dei disturbi del controllo degli impulsi secondo l’ICD-11.