Il suicidio assistito

Il suicidio assistito in esecuzione di pene e misure

Nell’autunno del 2018, dopo un caso verificatosi in uno stabilimento penitenziario svizzero, nei media si è scatenato il dibattito sulla questione dell’autorizzazione del suicido assistito per le persone detenute. Il sistema penitenziario deve perorare questa causa? Se sì, solamente per le persone afflitte da malattie fisiche o anche per quelle che soffrono di problemi psichici? Spetta agli stabilimenti penitenziari o alle autorità d’esecuzione cantonali decidere se permettere o meno di rivolgersi a un’organizzazione che offre questo tipo di assistenza? Come avverrebbe concretamente il suicidio assistito nel settore delle privazioni di libertà e quale ruolo avrebbe il personale penitenziario?

Nei mesi scorsi, il CSCSP si è occupato di questi interrogativi controversi all’interno del progetto «Il suicidio assistito in esecuzione di pene e misure». Su incarico della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), il settore Campi di prestazione Pratica ha elaborato, in collaborazione con gli esperti degli ambiti della ricerca, della medicina e dell’esecuzione delle sanzioni penali, un documento di base che servirà come riferimento ai Cantoni qualora dovessero trovarsi ad affrontare casi del genere nei propri stabilimenti.

Il documento di base (in tedesco e in francese ) è disponibile sul sito web della CDDGP